L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (conosciuta con l’acronimo AEEGSI) è stato un organismo incaricato di favorire la concorrenza nell’ambito dei settori della produzione e fornitura di energia elettrica, gas naturale e acqua.
Ora l’AEEGSI è diventato ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Sono gli importi fatturati che riguardano attività svolte dal venditore per fornire il gas naturale al cliente finale.
Se parliamo di gas naturale, ‘Altre partite’ comprende le voci che riguardano l’approvvigionamento all’ingrosso della materia prima insieme a tutte le attività a esso connesse, la commercializzazione al dettaglio legata alla gestione dei clienti e gli oneri di gradualità necessari per coprire le spese sostenute dal venditore per l’adeguamento del proprio portafoglio di approvvigionamento.
Questo si è reso necessario dopo la riforma delle modalità di calcolo del prezzo del gas naturale, un’operazione che alimenta un apposito meccanismo per i venditori con contratti di lungo periodo, con l’obiettivo di promuovere la rinegoziazione dei contratti pluriennali.
All’interno della voce, per i clienti che usufruiscono del mercato tutelato e hanno attivato un addebito automatico degli importi fatturati e ai quali viene inviata la bolletta in formato elettronico, si possono trovare informazioni sull’applicazione dello sconto per tale formato di emissione.
A seconda della loro tipologia, gli importi possono essere soggetti a imposta sul valore aggiunto (IVA).
L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (abbreviato in ARERA) è un organismo che svolge attività di monitoraggio e controllo in settori di importanza strategica come servizi idrici, energia elettrica, gas naturale, ciclo dei rifiuti e teleriscaldamento.
Arera opera con l’obiettivo di tutelare la concorrenza e l’efficienza nei servizi di pubblica utilità, assicurando così i diritti dei consumatori. L’Ente, quindi, cerca di trovare punti di incontro tra obiettivi economici e finanziari dei soggetti coinvolti con gli interessi pubblici.
L’autolettura è il dato che compare sul display del contatore ad una certa data e viene effettuata direttamente dal cliente finale che lo comunica al venditore.
Il bilancio energetico è uno strumento contabile che consente una rappresentazione dei flussi energetici di un certo impianto o area geografica in un dato periodo di tempo.
I flussi possono descrivere la produzione, l’acquisto, la vendita, il trasporto, la trasformazione, l’utilizzazione, importazione e l’esportazione di una data energia.
Comprende gli importi accreditati ai clienti che hanno richiesto il bonus.
È uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico un risparmio sulla spesa
per la fornitura di gas naturale.
Vedi anche: Informazioni sull’erogazione del bonus sociale del gas
Si tratta della quantità massima che un cliente può prelevare dal proprio punto di fornitura sulla rete di distribuzione del gas durante le ore di normale lavorazione della rete stessa.
La voce descrive la classe del contatore installato dal cliente. Può essere identificata facilmente dalla lettera G, seguita da un numero, ad esempio G6, G10, G25 ecc.
La classe del misuratore è importante per l’applicazione del fatturato del servizio di distribuzione e degli eventuali indennizzi ai quali potrebbero avere diritto i clienti finali.
Indica il luogo fisico in cui viene consegnata l’energia elettrica.
È l’operazione che converte i metri cubi (mc), cioè il consumo misurato dal contatore, in standard metri cubi (Smc), l’unità di misura utilizzata per la fatturazione.
Questa conversione attraverso il coefficiente di conversione (C) fa sì che i clienti paghino solo l’effettiva quantità di gas consumata, che dipende dalla pressione e dalla temperatura di consegna.
Un esempio:
Se il contatore segna 110 mc e il valore del coefficiente C è 1,027235, gli standard metri cubi fatturati saranno:
110 x 1,027235= 112,99585 Smc
Le componenti dei prezzi di vendita CCI QVD e QOA sono tre dei valori che componenti rientrano tra le voci riguardanti le spese per la materia prima gas e contribuiscono al costo di ogni bolletta per la fornitura del gas.
La componente CCI indica la Componente Commercializzazione all’Ingrosso della materia prima. Questo valore è aggiornato ogni tre mesi dall’ARERA
La componente QVD indica la Quota Vendita al Dettaglio e comprende tutti i costi sostenuti dal gestore per provvedere alla fornitura della materia prima al singolo cliente, da quelli per le spese amministrative a quelli per le spese commerciali.
La componente QOA indica la Quota Oneri Aggiuntivi e comprende la presenza di oneri tecnici aggiuntivi, ma potrebbe non essere presente nelle bollette di quei clienti riforniti di metano con un’offerta del mercato libero.
È il procedimento di pagamento o di riscossione, riferito alla bolletta della luce o alla bolletta del gas, che si basa su dati reali di consumo che regola i precedenti pagamenti basati invece su consumi stimati.
È un contratto legato a un punto di riconsegna (PDR) che alimenta un intero edificio ed è diviso in più unità catastali, dove ci dev’essere almeno un’unità abitativa con utilizzi uguali a quelli di un cliente domestico.
Il contratto, inoltre, può anche essere intestato ad una persona giuridica, solamente se non sia una società che fornisce servizi di gestione calore o energia e svolga le funzioni di amministratore del condominio.
Sono i metri cubi tra due letture rilevate o due autoletture.
Nello specifico corrispondono alla differenza tra i numeri indicati dal display del contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o autolettura) e la cifra indicata dal display del contatore al momento della precedente lettura rilevata (o autolettura).
I consumi fatturati sono gli Standard metri cubi (Smc) fatturati per il periodo contrassegnato sulla bolletta.
È importante sapere che ci possano essere differenze tra i consumi effettivi e i consumi fatturati.
Questo dipende dal fatto che ai consumi effettivi vengano aggiunti i consumi stimati. Inoltre, i consumi effettivi o stimati potrebbero dover essere convertiti in Smc, per poter esser confrontati con i consumi fatturati
Su questo argomento vedi anche: Potere calorifico superiore convenzionale e Coefficiente correttivo
Sono i consumi che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate (o autoletture), quando cioè nella bolletta sono indicate letture stimate.
Questi consumi vengono calcolati, di norma, sui consumi storici del cliente a disposizione del venditore.
È il consumo di gas naturale relativo a un anno di fornitura.
Il dato viene ricavato grazie alle informazioni sui passati consumi del cliente. Quando non è disponibile un dato effettivo, si ricorre alla stima di questa informazione.
Se invece parliamo di nuove attivazioni, per cui non è disponibile un dato che copre un periodo di un anno, il venditore dovrà indicare in bolletta che si tratta di un “consumo da inizio fornitura”, cioè rilevato o stimato dall’inizio della fornitura, sulla base dei dati a disposizione.
Per il settore elettrico il consumo annuo è ulteriormente suddiviso per ciascuna fascia oraria. Trascorsi 12 mesi dovrebbe essere disponibile il relativo dato effettivo.
Il costo medio unitario della bolletta è il rapporto tra quanto complessivamente dovuto al netto di quanto fatturato nella voce Altre partite, e gli Smc fatturati.
Questa informazione è importante perché dà al cliente una prima valutazione del costo medio della sua fornitura.
Attenzione: il valore del costo medio come sopra calcolato, non corrisponde al costo per Smc effettivo, in quanto risente della presenza tra gli importi a base del calcolo di quote fisse, espresse in euro/cliente/mese (o euro/PDR/mese), e di corrispettivi differenziati per scaglioni di consumo, espressi in funzione del livello di gas consumato, oltre che della eventuale voce relativa ai Ricalcoli
Vedi anche Quota fissa, Scaglioni e Ricalcoli
Il costo medio unitario della spesa per la materia gas naturale è il rapporto tra quanto dovuto per la voce Spesa per la materia gas naturale e i Smc fatturati.
L’informazione consente al cliente una prima valutazione del costo medio relativo alle diverse attività svolte dal venditore per fornirgli il gas naturale.
Attenzione: il valore del costo medio come sopra calcolato, non corrisponde al costo per Smc effettivo, in quanto risente della presenza tra gli importi a base del calcolo di quote fisse, espresse in euro/cliente/mese (o euro/PDR/mese)
Per approfondire vai alla voce Quota fissa
È la data da cui decorre la fornitura alle condizioni previste dal contratto.
Di norma non si riferisce alla data di firma del contratto, ma a quella del primo avvio della fornitura o in cui avviene il passaggio da un venditore ad un altro.
Può riferirsi anche alla data da cui decorre un subentro o la voltura, o alla data di rinnovo del contratto.
Questa informazione può essere verificata nella prima bolletta ricevuta dal proprio venditore o quella in cui sono state applicate nuove condizioni contrattuali.
In questa sezione vengono descritti i dati necessari per la fatturazione al cliente, sia se si tratta di una persona fisica o giuridica.
L’indirizzo di fatturazione è quello del cliente al quale viene inviata la bolletta. Questo non necessariamente deve coincidere con l’indirizzo di fornitura
Puoi approfondire alla voce PDR
Si tratta del nome dato all’offerta commerciale relativa al contratto firmato dal cliente nel mercato libero.
È una somma di denaro richiesta dal fornitore al cliente nel momento in cui sottoscrive un contratto per una nuova fornitura di energia o di gas.
Nel mercato tutelato, questa pratica è utilizzata quando il cliente sceglie di pagare con la modalità cartacea, cioè con il bollettino postale. Il costo solitamente è addebitato nella prima bolletta relativa a un contratto per un nuovo allaccio o nei casi di subentro
Una persona fisica che si serve del gas da un unico punto di riconsegna, e quindi un solo PDR e un solo contatore, utilizzandolo per un’abitazione e i locali annessi o pertinenti all’abitazione.
Si tratta di un codice alfanumerico (composto da 14 o 15 caratteri).
Incomincia sempre con “IT” e identifica in modo certo il punto di prelievo, ovvero il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale.
Il codice non cambia anche se si cambia venditore.
Per chi ha accesso al bonus sociale, il venditore in ciascuna bolletta nella quale è stato riconosciuto inserirà l’informazione che la fornitura è stata ammessa alla compensazione della spesa.
Il venditore, inoltre, inserirà anche il mese e l’anno entro il quale il cliente dovrà effettuare la richiesta di rinnovo.
Per approfondire vedi la voce Bonus sociale
È la lettura effettiva corrispondente al numero che compare sul display del contatore a una certa data. Di norma la data di lettura è coincidente con l’ultimo giorno del mese.
L’operazione di rilevazione della dato è effettuata dal distributore solitamente in modo automatico da remoto, senza la necessità della visita di un operatore che poi la comunica al venditore.
In mancanza di letture rilevate o autoletture nella bolletta può essere indicata una lettura stimata in riferimento ad un determinato periodo.
La lettura stimata è appunto una stima del numero che dovrebbe comparire sul display del contatore ad una certa data.
È un numero che identifica in modo univoco il contatore stesso, ed è utile per compiere alcune operazioni che riguardano la fornitura.
È assegnato dalla fabbrica e non cambia quando, ad esempio, si passa da un gestore a un altro, ma solo quando è il contatore stesso ad essere per qualche motivo sostituito.
Nel mercato libero i clienti hanno liberamente scelto da quale venditore e a quali condizioni comprare il gas naturale.
È il mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali di fornitura non sono fissate dall’Autorità, ma concordate direttamente tra le parti.
Le modalità di pagamento a disposizione del cliente finale secondo quanto previsto dal contratto sono descritte all’interno della bolletta.
Per quanto riguarda il servizio di maggior tutela, tra le modalità di pagamento ci deve essere almeno una modalità gratuita di pagamento della bolletta.
Sono sigle che indicano diversi aspetti del prezzo energia e dispacciamento, cioè la principale componente del prezzo finale di una bolletta per l’energia elettrica.
È un codice composto da numeri e/o lettere che identifica il punto di consegna dell’impianto di distribuzione che alimenta il PDR.
Il potere calorifico superiore è la quantità di energia, a condizioni standard di temperatura e pressione, contenuta in un metro cubo di gas.
Alcune componenti applicate ai clienti serviti in tutela sono aggiornate e pubblicate dall’Autorità in termini di energia (l’unità di misura è attualmente euro/Giga Joule).
Per la fatturazione al cliente queste componenti vengono trasformate in componenti in euro/Smc. Risulta quindi necessario utilizzare il potere calorifico superiore convenzionale P.
Ad esempio:
se la componente CMEM pubblicata dall’Autorità assume valore 7,466763 €/GJ e il P è pari a 0.038576 GJ/Smc, il prezzo unitario fatturato al cliente per la CMEM sarà pari a:
CMEM in €/Smc=7,466763 €/GJ x 0.038576 GJ/Smc=0.288038 €/Smc
Per approfondire puoi leggere Prezzi unitari qui sotto
Sono i prezzi che il cliente paga per ciascuno Smc di gas consumato, o per unità di tempo (giorni, mese, anno).
Comprende tutti gli importi da pagare in proporzione al consumo di gas naturale, è espressa in euro/Smc.
Comprende tutti gli importi da pagare indipendentemente dai consumi. Generalmente l’unità di misura è euro/cliente/mese (o euro/PDR/mese).
Si tratta dei recapiti (ad esempio posta, mail, fax, numero telefonico) per il servizio di pronto intervento gas, con cui segnalare guasti o malfunzionamenti (ad esempio un sospetto di fuga di gas). Si riferiscono alle imprese di distribuzione di gas naturale che sono responsabili per l’eventuale intervento.
Sono i recapiti (ad esempio posta, mail, fax, numero telefonico) necessari per contattare il venditore gas naturale per ricevere informazioni o inoltrare reclami.
Questa voce è presente in bolletta solo se si sono verificati ricalcoli per:
- Una modifica dei consumi. Questa può essere dovuta ad esempio a un malfunzionamento del contatore o a un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore, a cui si è resa necessaria una ricostruzione dei consumi
- Una modifica dei prezzi applicati, legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo.(si veda anche la descrizione della voce Ricalcolo nella parte relativa ai Dati relativi alle letture e ai consumi
La voce comprenderà gli importi fatturati a debito o a credito al cliente.
Indica che la bolletta contiene un ricalcolo di consumi o corrispettivi già fatturati in precedenti bollette.
I ricalcoli si possono verificare nel caso:
- Siano disponibili le letture e i consumi effettivi a seguito di precedenti bollette basate su letture stimate e relativi consumi stimati
- Di una modifica dei consumi. Questo può capitare quando, ad esempio, una ricostruzione dei consumi per malfunzionamento del contatore o a un errore nel dato di lettura comunicato dal distributore
- Di una modifica dei prezzi applicati, ad esempio legati a specifiche sentenze del Tribunale amministrativo.
Il ricalcolo può dar luogo ad un saldo a debito o a credito del cliente.
Per approfondire puoi consultare anche la voce Ricalcoli, relativa alla Sintesi degli importi fatturati.
Alcuni costi variano a seconda del livello dei consumi. All’interno della bolletta, infatti, vengono utilizzati gli scaglioni per determinare la ripartizione della fatturazione degli Smc, sulla base del consumo annuo del cliente.
Alcuni costi del gas infatti variano a seconda delle quantità utilizzate.
Ogni scaglione è delimitato da un livello minimo ed uno massimo (es. 0-120 Smc, 121-480 Smc, ecc)
Ad esempio:
Un cliente che consuma 400 Smc in un anno pagherà il prezzo previsto per il 1° scaglione per i primi 120 Smc consegnati.
Il prezzo previsto per il 2° scaglione per i restanti 280 Smc consegnati.
È il servizio di fornitura di elettricità a condizioni economiche e contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Il cliente è servito nel Servizio di tutela se non ha mai cambiato venditore dopo il 31 dicembre 2002 o se ha scelto, fra le proposte del venditore, quella a condizioni stabilite dall’Autorità.
Il Servizio di tutela è rivolto ai clienti domestici e ai condomini con uso domestico con consumi annui non superiori a 200.000 Smc.
Comprende gli importi sostenuti per il trasporto dai gasdotti nazionali e nelle reti di distribuzione locale del gas fino alle abitazioni e per l’attività di misura che comprende anche la gestione del contatore.
Il livello della spesa per tali attività è definito dall’Autorità tenendo conto dei costi sostenuti per tali attività.
Nella bolletta i corrispettivi, che dipendono anche dalla classe del misuratore, relativi a tali importi sono suddivisi in quota fissa e quota energia, quest’ultima differenziata per scaglioni di consumo.
Questa voce è relativa agli importi fatturati per corrispettivi destinati alla copertura di costi che riguardano il sistema gas che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio gas.
La voce fa parte degli elementi di dettaglio della bolletta ed è differenziata tra quota fissa, e quota energia.
Comprende tutti i corrispettivi per le attività svolte dal venditore per fornire il gas naturale al cliente finale, tra cui l’approvvigionamento del gas e la commercializzazione al dettaglio.
Per i clienti serviti in tutela che hanno attivato una modalità di addebito automatico degli importi fatturati e ai quali viene inviata la bolletta in formato elettronico la voce evidenzia, in detrazione della quota fissa, lo sconto applicato per tale formato di emissione.s
La voce si riferisce all’imposta di consumo accisa e all’imposta sul valore aggiunto (IVA).
La bolletta riporta inoltre un riquadro di dettaglio nel quale sono evidenziate:
- Per l’IVA la/e base/i imponibile/i e la/e aliquota/e applicata/e
- Per l’accisa l’ammontare degli Smc cui sono applicate le singole aliquote
Questa voce, contenuta negli elementi di dettaglio della bolletta, è espressa in quota fissa e quota energia e differenziata per scaglioni di consumo.
Comprende corrispettivi destinati alla copertura dei seguenti costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas che vengono pagati dai clienti finali del servizio gas:
- A copertura del bonus gas, che però viene pagato solo dai condomini ad uso domestico
- Per la realizzazione di progetti di risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas e a sostegno della realizzazione delle reti di teleriscaldamento
- A compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio
- Per meccanismi di recupero degli oneri morosità nei servizi ultima istanza.
Il subentro è un’operazione che consiste nel richiedere l’attivazione di una fornitura di gas o energia elettrica in seguito alla cessazione di un contratto, con disattivazione del contatore, da parte del cliente precedente.
È il metodo automatico di rilevamento a distanza dei livelli di consumo di luce, gas e altre tipologie di utenze.
Il procedimento prevede la comunicazione tra apparecchiature elettroniche capaci di connettersi tra di loro attraverso una rete di telecomunicazione. Da una parte si trova il contatore, fornito di sensori capaci di rilevare il livello di consumo di gas, acqua o energia elettrica. Dall’altra trovano spazio i server che raccolgono ed elaborano i dati.
La bolletta deve riportare anche la tipologia d’uso, quella che indica il tipo di utilizzo che viene fatto del gas fornito.
La distinzione è rilevante per il calcolo dell’ammontare del Bonus gas.
Ad esempio per la sola cottura dei cibi o per la produzione di acqua calda o per il riscaldamento, che sia individuale o centralizzato.
Si tratta della totalità degli importi eventualmente addebitati o accreditati al cliente finale che riguardano gli oneri diversi rispetto a quelli relativi alla Spesa per la materia gas naturale, alla Spesa per il trasporto e la gestione del contatore e alla Spesa per oneri generali.
Ad esempio:
Possono essere comprese nelle Altre partite gli interessi di mora, gli indennizzi automatici, i contributi di allacciamento, l’addebito o la restituzione del deposito cauzionale.
A seconda della loro tipologia, questi importi possono essere soggetti a IVA.
Il contatore misura il gas in metri cubi (mc).
In bolletta, però i consumi sono fatturati usando lo standard metro cubo (Smc), un parametro che esprime la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni di temperatura (15 C°) e di pressione (1.013,25 millibar, cioè la pressione atmosferica) standard.
Per approfondire vedi la voce Coefficiente correttivo (C)
La voltura è un’operazione che consiste nel cambio di intestatario di un contratto di fornitura, senza interruzione nell’erogazione del servizio. Da non confondere con il subentro, che è invece l’attivazione di un nuovo contratto nel caso in cui il contatore sia stato chiuso.